Carciofo spinoso

i quattro di albenga

Eccellenze d’Albenga

I “Quattro d’Albenga”, il carciofo spinoso di Albenga, l’asparago violetto, la zucchina trombetta e il pomodoro cuore di bue, sono eccellenze ortofrutticole della Piana di Albenga, la più ampia area pianeggiante della Liguria di Ponente che si estende dai primi contrafforti dell’Appennino Ligure sino al mare. Questi ortaggi, tipici della stagione primaverile ed estiva, fanno parte, unitamente a numerose erbe aromatiche coltivate nella zona, dei prodotti TipicoSì, il marchio del progetto FORTI (Filiera Ortofrutticola del Territori), che ha come obiettivo la valorizzazione delle eccellenze tipiche e tradizionali, a chilometro zero, e dei loro coltivatori.

storia

Origini

Il carciofo spinoso di Albenga (noto anche come carciofo violetto per il tipico colore delle brattee) è una varietà di carciofo coltivata ad Albenga ed in alcuni comuni della piana che prende il nome di questa località del Ponente Ligure. Il carciofo è originario dell’area Mediterranea e si hanno notizie di questo ortaggio sin dai tempi antichi (le prime tracce del suo uso in alimentazione risalgono agli Egizi).

Della coltura del carciofo in Liguria, nella provincia di Savona e nell’Albenganese, si hanno testimonianze storiche importanti. Gli incaricati dei Sovrani di Francia inviarono relazioni sulle sue coltivazioni in tutta la riviera di Ponente, più qualche area circoscritta nel Levante, indicando come i carciofi fossero oggetto di esportazione “in vagoni interi”..

caratteristiche

Coltivazione

Il carciofo spinoso d’Albenga preferisce i terreni freschi, ricchi di sostanze organiche, con temperature ottimali per la sua crescita comprese fra minime di 12-14°C sino a massime di 20-22°C e umidità relativa dell’aria abbastanza elevata.

Sono proprio queste caratteristiche ad aver favorito la coltivazione del carciofo in buna parte del Ponente Ligure e, nello specifico, nella Piana di Albenga. Nelle coltivazioni della Piana, la carciofaia è rinnovata quasi ovunque annualmente, anche se potrebbe rimanere in sito fino a due anni. Il carciofo è una pianta dotate di un apparato radicale molto sviluppato in lunghezza e lascia così il terreno di coltivazione ben strutturato. 

Questa caratteristica, unita al rilascio negli anni di notevoli quantità di residui organici, che rendono notevolmente fertile il terreno, fanno del carciofo un ortaggio utilizzato anche per la rotazione delle colture nelle aziende agricole.

La raccolta del carciofo spinoso d’Albenga viene effettuata a partire dall’inizio di novembre, rigorosamente a mano e di preferenza nelle ore più fresche della giornata, e si protrae fino alla fine di maggio per gli impianti tardivi.

consigli

Consumo e proprietà

Il carciofo spinoso di Albenga è caratterizzato da foglie (brattee) interne particolarmente tenere, croccanti e dolci, perfette in cucina, sia per essere gustate crude, abbinate a semplice olio extravergine d’oliva, oppure cotte. La varietà di qs ortaggio del ponente ligure si caratterizza anche per la morbidezza di tutte le sue parti; non solo il cuore, ma anche il gambo può essere consumato tanto le fibre che lo compongono sono tenere.

Inoltre, in cucina ben si presta a numerose interpretazioni come ingrediente per sughi e zuppe o contorno alle portate principali, pesce o carne che sia. È un alimento ricco di acqua, fibre e minerali ma dal basso apporto calorico ed è decisamente ricco di insulina, per cui è consigliabile per le diete di chi soffre di diabete. Un’altra caratteristica del carciofo è il buon contenuto di fibre delle brattee. Dulcis in fundo, o per meglio dire “in fundo est amaritudo”, le foglie del carciofo possono essere consumate in decotti e tisane, per le proprietà depurative che caratterizzano questa verdura. Una bevanda ricca di sali minerali e benefica per le vie biliari.